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Professionalità. Un minimo non guasta.

  • Maurizio Piccinni
  • 11 mag 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Premesso che Fiorello ormai lavora in TV, che gli attori ormai affermati di cinema e teatro, purtroppo, sono spesso impegnati sul set e in teatro, che gli sportivi veri hanno da fare per il mondo a caccia di titoli, ecc... , una equipe di animazione va "assemblata" con elementi di varia estrazione, tra quello che rimane.

"Come spendi, mangi!" recita il famoso detto, e questo è vero come è vero che due più due fa quattro.

La continua erosione del potere d'acquisto della fascia media della popolazione, ha inevitabilmente scatenato una corsa al ribasso in quasi tutti i settori, industria del lusso a parte, che ovviamente, a causa della polarizzazione delle risorse, è in continua valorizzazione e crescita economica e qualitativa.

Ciò non toglie che in qualsiasi settore, un livello di oggettiva qualità minima di base, quali che siano le risorse che si hanno a disposizione, non deve essere superato per non scadere nel ridicolo.

L'ospite di un villaggio turistico, che non sia "di bocca estremamente buona", come non si aspetta di sedersi al ristorante e mangiare per una settimana, pietanze fredde e stracotte, allo stesso modo non si aspetta di avere intorno uno staff di animazione con elementi e attività/spettacoli altrettanto "indigesti".

Per questo, generalmente, mettere ai fornelli un istruttore di vela, non è una gran pensata, ne tantomeno un pasticcere a condurre una serata sul palco davanti a 500-1000 ospiti. Non che entrambi non possano avere voglia di fare, guizzi di genialità o insospettabili qualità in altri campi, ma... , siamo seri.

Le persone giuste al posto giusto, per quanto è possibile, è una buona base di partenza per evitare di fallire prima di iniziare.

Un giro su YouTube, fatto con le giuste parole chiave, vi aprirà una finestra sul mondo dell'animazione turistica, qualora non vi ci siate già immersi, molto esplicativa.

Troverete video girati dall'equipe o dagli ospiti presenti in villaggio, con scorci di varie attività, dal diurno al serale, dai quali è possibile comprendere la forbice di qualità presente, e purtroppo permessa, in questo settore.

Capita di imbattersi in monologhi o sketch assolutamente irresistibili, e per contro, per altri, venga da chiedersi se è possibile che gli unici che non si sono accorti che stanno facendo una figura di melma, siano proprio i protagonisti dello show e/o attività. E figuratevi cosa vuol dire trascinare queste disastrose situazioni per l'intera durata della stagione... .

Esistono gli errori, più o meno gravi, e da quelli nessuno è esente, e poi ci sono cose che inevitabilmente non siamo adatti a fare, e insistere è diabolico.

Nelle realtà più piccole, il gioco al ribasso sta inevitabilmente facendo raschiare il fondo nell'immenso contenitore delle risorse umane, ma quello che accade poi non può e non deve meravigliare. Ospiti insoddisfatti reclamano presso la direzione della struttura, il direttore della struttura sbraita con il titolare dell'agenzia di animazione e non paga gli acconti stabiliti, il titolare dell'agenzia, non sempre, interviene come può e non vi paga, e cosi andare.

Non sono esenti da questi rischi anche grandi realtà. Una grande agenzia che prende una grande e importante struttura, per fare il botto il primo anno, allestisce una equipe di professionisti o quasi, pagandoli quanto meritano e guadagnandoci il minimo, a volte a costo di stare addirittura sulle spese. Con il passare degli anni poi, se non dall'anno dopo, per fare e/o incrementare i ricavi, riduce il budget dedicato all'equipe per quella struttura, sostituendo le figure più dispendiose con elementi più "economici" e incrociando le dita sperando nasca dal nulla il genio assoluto. Certo, i miracoli, qualcuno dice, avvengono, ma... .

In un mondo ideale, che non è certo quello che viviamo, certe situazioni si possono, se non evitare del tutto, quantomeno farle diventare rare eccezioni. Se al contrario, diventano regola, come sembra che stia accadendo, anche questo settore difficilmente vedrà una necessaria inversione di tendenza. E' responsabilità di tutti i soggetti della filiera, dal titolare dell'agenzia all'ultimo delle prime esperienze, trattare l'animazione turistica per quella che è: una professione, sia essa per una stagione che per una vita.

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